La Peregrinatio Mariae è partita nella mattinata dell’8 ottobre dal Santuario della Madonna del Ponte per raggiungere Otricoli, antica porta pellegrina umbra lungo la Via Lauretana. Ad accoglierla nel cuore del borgo un nutrito gruppo di Pellegrini e dai rappresentanti delle sette confraternite (San Vittorio e San Fulgenzio, Santissimo Sacramento, San Giuseppe, San Antonio Abbate, Madonna del Rosario, Madonna del Buon Consiglio e Madonna dell’Addolorata).
Da Otricoli, la statua della Madonna di Loreto trasportata del pick-up messo a disposizione dagli organizzatori e in particolare dalla Fondazione Giustiniani Bandini, ha lasciato il tratto umbro per raggiungere l’area della Tuscia nel Lazio, nelle Diocesi di Sabina-Poggio Mirteto e Civita Castellana. «La tappa della Peregrinatio Mariae a Otricoli è una grande occasione per tutta la nostra comunità – ha evidenziato il parroco don Daniele Martelli –, in tanti hanno voluto rinnovare la propria devozione a Maria. Otricoli è molto legata alla venerazione mariana e questo appuntamento è stato anche un’occasione di comunione». A seguire il team promotore anche don Fabrizio Bagnara, incaricato dalla Diocesi Terni-Narni-Amelia per il coordinamento di tutte le iniziative legate ai pellegrinaggi e alla Via Lauretana: «L’intento è quello di valorizzare il percorso – ha ribadito –, oltre a sensibilizzare le comunità a diventare casa per i pellegrini. Maria Vergine Lauretana ci parla di casa e noi ci stiamo impegnando per questo».
A Magliano Sabina, la Madonna pellegrina è stata accolta nel Duomo di San Liberato per il Santo Rosario e la celebrazione eucaristica. «La nostra Diocesi è molto legata a Loreto già dal nostro motto, “Tota Sabina Civitas Mariae” – ha sottolineato il parroco e vicario episcopale per la vita consacrata don Vito Gomelino –, non un solo paese ma tutto un territorio dedicato alla Madonna. Per noi è motivo di grande gioia anche il fatto che Magliano faccia parte del percorso della Via Lauretana». Particolarmente toccante è stata la visita alle monache redentoriste Monastero della Beata Maria Celeste Crostarosa. «Siamo ventidue Monache contemplative i clausura rappresentano sei nazioni (Italia, Polonia, Madagascar, Sri Lanka, India e Ucraina) pregano per la Chiesa, per il mondo e per tutte le persone che bussano alla nostra porta – ha affermato suor Ewige Teresa Kawik –, il passaggio della Madonna di Loreto ha rappresentato un grande onore e ci ha suscitato anche un grande commozione: quando viene la mamma, le figlie si riempiono di gioia».
La cittadinanza ha atteso poi nel pomeriggio la Peregrinatio Marie fuori dalle mura del centro storico di Gallese. In processione il corteo si è diretto verso la chiesa di Santa Maria Assunta dove si sono svolte la Messa e l’unzione dei malati. «Siamo orgogliosi di far parte della rete che comprende i Comuni, le Regioni e gli Enti religiosi posti lungo la Via Lauretana perché questa rappresenta una enorme opportunità – ha spiegato Morris Mariani, vice sindaco di Gallese –, il passaggio della Madonna di Loreto è per noi un evento molto significativo sia dal punto di vista spirituale, che da quello culturale». Insieme alle autorità anche i rappresenti dell’Unitalsi, della protezione civile e dell’Avis, del comitato festeggiamenti dell’Immacolata, dal comitato festeggiamenti e dalla confraternita di San Famiano. «Sono molto commossa – ha Anna Grazie Casali, priora dell’Immacolata –, per quarant’anni ogni anno mi sono recata a Loreto. La città ha dato una risposta importante, la gente ha fatto di tutto per esserci». Sentimento condiviso con Giorgio Ridolfi, rettore della Confraternita di San Famiano: «Per noi oggi è una giornata speciale – ha confermato –, a Gallese c’è molta devozione per la Madonna di Loreto, in molti si sono recati nelle Marche in pellegrinaggio. Oggi è venuta da noi ed è stato bellissimo vederla passare nella nostra città».
Da Gallese la Vergine mariana si è infine diretta a Civita Castellana. Accolta in piazza Matteotti, autorità religiose, civili e militari l’hanno accompagnata in processione insieme alla cittadinanza all’interno della Cattedrale di Santa Maria Maggiore, dove il vescovo Marco Salvi ha celebrato l’Eucarestia. «È un’occasione molto importante per tutto il popolo della nostra Diocesi – ha detto mons. Salvi –, rappresenta uno stimolo a ritrovare il senso e il compimento di una vita. La Madonna di Loreto ci richiama a una presenza amorevole di Dio nella nostra storia, che ha messo radici e dimora in ciascuno di noi. Il suo passaggio è un ridestare i cuori a questa speranza». Il Vescovo ha poi commentato il progetto di valorizzazione della Via Lauretana: «Siamo molto vicini a Roma – ha concluso –, spero che questo nuovo impegno che è nato dalla Conferenza Episcopale Marchigiana possa trovare una possibilità di continuità anche oltre il Giubileo». A rappresentare l’Amministrazione comunale il sindaco Luca Giampieri: «Abbiamo accolto la Peregrinatio Mariae con viva devozione nel percorso che la porterà a Roma nell’Anno Giubilare – ha detto –, in accordo con gli altri Comuni sulla Via Lauretana stiamo valorizzando il percorso religioso per esaltare l’importanza della nostra Vergine». In chiesa, oltre al Sindaco e dal delegato della Diocesi per la Via Lauretana Francesco Marcorelli, i rappresentanti dell’Unitalsi, insieme ai componenti della Confraternita di San Giuseppe operaio, dell’Addolorata e dei Santi Giovanni e Marciano, patroni di Civita Castellana. «Ogni anno il pellegrinaggio diocesano del 10 di dicembre ci porta a pregare davanti la Vergine Lauretana – ha concluso don Tersilio Paoletti, parroco a Gallese e Vicario Generale della Diocesi –, vederla qui nella nostra terra è stato un momento di forte spiritualità. Ne è stata prova la grande partecipazione delle persone, ma anche gli occhi lucidi e il veder pregare le persone davanti alla statua. È stato evidente come la Madonna sia in grado di muovere i cuori e nutrire la speranza nelle persone».
Al termine, la statua è rimasta in Cattedrale per la veglia di preghiera dei fedeli.

